Torino, 30 settembre 2021: si è insediato il Comitato per i diritti umani e civili presso il Consiglio della Regione Piemonte

“Coerentemente con quelli che sono i principi fondanti di questo Comitato, di cui mi onoro di essere oggi parte, mi impegno fin da ora a promuoverne e perseguirne le finalità. E lo farò sui temi che più mi legano all’importante questione dei diritti umani e civili: in primis l’Afghanistan, luogo in cui ho vissuto e lavorato a lungo, e a quei diritti che proprio in queste settimane vengono negati ai cittadini afghani. Non i diritti delle donne, su cui si sta concentrando il (pur tiepido) recente dibattito, ma a partire dalle donne e dai loro diritti, come parte importante della complessa società afghana. Il tutto, e non la parte.
Gli altri temi su cui concentrerò i miei sforzi sono quelli legati al tema dell’immigrazione e al terrorismo ideologico: temi che hanno dirette ripercussioni sulla nostra quotidianità, così come sulle dinamiche politiche che direttamente ci coinvolgono, nazionali ed Europee.
Ma oltre alle parole, saranno i fatti, che tutti noi, membri del Comitato, riusciremo a realizzare assieme, a confermare se avremo lavorato bene e con convinzione.”
Claudio Bertolotti, Direttore di START InSight e dell’Osservatorio sul Radicalismo e il Contrasto al terrorismo – ReaCT

Un Comitato per i diritti umani e civili

Si è insediato questo pomeriggio nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris il Comitato regionale per i diritti umani e civili, organismo di consultazione e partecipazione previsto dalla legge regionale 4/20. La scelta di istituire il Comitato attraverso una legge regionale, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale e del Comitato in apertura, è un riconoscimento di quanto fatto dal Comitato negli anni successivi alla sua istituzione, avvenuta il 9 dicembre 2014 con deliberazione del Consiglio regionale e un mezzo per fornirgli maggior forza e stabilità. E ha aggiunto che anche la data d’insediamento non è stata casuale ma dovuta all’imminenza della Giornata regionale della pace, prevista dalla medesima legge, che si celebra sabato 2 ottobre.

Presieduto come detto dal presidente del Consiglio regionale, il Comitato è composto dall’assessore regionale ai Rapporti con l’Assemblea, dai vicepresidenti dell’Assemblea regionale, da due consiglieri regionali di cui uno è espressione della minoranza, da due consiglieri regionali cessati dal mandato e da venti esperti in materia di diritti umani e civili nominati dal Consiglio.

Tra i suoi compiti spiccano la promozione del rispetto e della tutela dei diritti umani e civili, la possibilità di formulare al Consiglio regionale proposte in materia e di collaborare con enti, associazioni e organizzazioni nazionali e internazionali che si occupano della salvaguardia dei diritti umani e civili.

Rinnovato dal presidente del Consiglio regionale all’inizio di ogni legislatura, il Comitato resta in carica fino al termine della legislatura e continua a esercitare i propri compiti fino all’insediamento del nuovo Comitato.

Primo atto del Comitato è stata l’elezione dei due vicepresidenti.

Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Giunta regionale

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